Salvatore Usala: “Se non avremo risposte serie mi lascerò morire davanti all’Assessorato della Sanità”

31.01.2014 02:57

“Se non avremo risposte serie mi lascerò morire davanti all’Assessorato della Sanità”. Questa è la forte dichiarazione di Salvatore Usala, malato di Sla e segretario del Comitato 16 novembre Onlus,  il quale non è nuovo a queste iniziative plateali per protestare contro la carenza di fondi per l’assistenza ai disabili gravi, bloccati in un letto o in una carrozzina come lui. 

Salvatore Usala

Salvatore Usala

Usala, ex sindacalista, conosce le forme di protesta per attirare l’attenzione dei media e, in questi ultimi anni, ha fatto sentire più volte la sua voce anche di fronte al ministero dell’Economia a Roma. Ieri, in piena notte, dal suo letto di Monserrato, ha ribadito che il prossimo 11 febbraio si farà il presidio a Cagliari e che “se non avremo risposte serie mi lascerò morire davanti all’Assessorato della Sanità”. Il giorno della protesta , forse, non è stato scelto a caso da Usala. L’ 11 febbraio, infatti, ricorre nel calendario liturgico, la prima apparizione  della Madonna di Lourdes, santa protettrice degli ammalati.

Al leader del Comitato 16 novembre Onlus, infatti, non hanno convinto le risposte date dall’Assessorato regionale della sanità, relativamente all’impegno di tutte le risorse, oltre 150 mln di euro, per i programmi “Ritornare a casa” e per le azioni previste per l’assistenza ai disabili gravi. Salvatore Usala, dopo aver confutato punto per punto i dati sui contributi per l’assistenza ai disabili gravi, ha ribadito che gli stanziamenti del Fondo non autosufficienza (Fna),  devono essere aggiuntivi rispetto ai finanziamenti regionali e utili  a potenziare i piani assistenziali e incrementare il numero delle ore. Usala ha quindi reiterato un nuovo appello a Simona De Francisci, ricordando all’assessore che “sono malato, bloccato, ma non scemo”, perché faccia immediata chiarezza e si risolva il  problema.

 

Pubblicato:  29 gennaio 2014 12:26

 
FONTE: IL DEMOCRATICO.COM